Il castello
Sol Do Sol Do Sol E se passate fate piano che Fata dorme dal mattino Do Mim Re che l'uomo per la guerra le partì Do Re e dietro la collina si sbiadì Sol e nel castello sopra il fiordo la luce sfiora per ricordo Do Lam Re le coppe che restarono così Mim Sim e il vento smuove le vetrate e a volte un'eco di risate Lam Re Sol un tempo risuonavano da lì Mim Sim ma non passateci d'aprile che non potreste più vedere Lam Re Sol le rose come quando lui era qui;. Sol E quando c'era lui le sale erano piene mille sere Do Mim Re di gente e luci e scherzi di buffoni, Do Re e feste fino all'alba e poi canzoni; Sol E lui stringeva fra le dita la pietra verde della vita Do Mim Re e chi partiva sempre ritornò Do Sim tornò anche un figlio trovatore scappato senza far rumore Lam Re Sol per altre luci che poi non capì Do Sim E un drago fatto con la paglia bruciava all'alba sulla soglia Lam Re Sol perché il dolore non entrasse lì. Re Do Re Do Sol Do Sol Do Re Do Re Do Sol Do Sim Tu che ne sai che passi e guardi di Fata e tutti i suoi ricordi Lam Re Sol del sogno che ha battuto la realtà? Do Sim La polvere si è fatta antica e sul sentiero c'è l'ortica Lam Re Sol ma Fata non ci crede e non lo sa. Sol Ha fretta e l'abito è sgualcito ma è la gran sera che ha aspettato Do Mim Re e il conto della sabbia è fermo già Do Re e lui che bussa e lui che torna qua Sol E si riaccendono le luci ad una ad una stanze e voci Do Mim Re e servi e cani ancora tutti là: Do Sim e lui, sorride sulla porta è lui, lo stesso di una volta Lam Re Sol ma chiede scusa e non l'abbraccerà; Do Sim ha gli occhi stanchi, è sempre bello ma tiene addosso quel mantello Lam Re Sol che non si toglie e non si toglierà. Re Do Re Do Sol Do Sol Do Sol a sfumare